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Sabato 8 agosto 2015, ore 20.45
Ex Chiesa di San Gregorio - Sacile
 
 
 
RECITAL VIOLINO e PIANOFORTE
violino: Michele Toffoli
pianoforte: Raffaela Zanchetta
 
 
PROGRAMMA
 
 
L.van Beethoven (1770-1827)
Sonata n.5 in Fa maggiore op.24 "La Primavera"
Allegro - Adagio molto espressivo - Scherzo - Rondò
 
 
F.Kreisler (1875-1962)
La Gitana
 
 
J.Brahms (1833-1897)
Sonata n.2 in La maggiore op.100
Allegro amabile - Andante tranquillo -  Allegretto grazioso
 
 
F.Kreisler (1875-1962) /M.De Falla (1876-1946)
Danse Espagnole
 
 
 
 
 
Michele Toffoli, inizia lo studio del violino presso l’Istituto Musicale A.Benvenuti di Conegliano per poi proseguirlo al Conservatorio A.Steffani di Castelfranco Veneto, a Firenze con il M°Alberto Bologni e successivamente al Conservatorio G.Verdi di Milano dove consegue brillantemente il diploma di violino sotto la guida del M°Gabriele Baffero, allievo del grande violinista Paolo Borciani. Dal settembre 2000 inizia a studiare privatamente presso l’Università di musica di Vienna con il Prof. M.Frischenschlager e la Prof.ssa B.Schmitt. Ha frequentato corsi di perfezionamento, sia in Italia che all’estero, con i Maestri I. Volochine, M. Frischenschlager, D. Bogdanovich, B. Schmitt ecc… Collabora spesso con musicisti di fama internazionale e tiene concerti con varie formazioni orchestrali e cameristiche italiane ed estere ricoprendo spesso il ruolo di primo violino o concertino e come solista in duo con pianoforte, trio e quartetto, ottenendo ampi consensi di pubblico e critica. Inoltre si è esibito in varie trasmissioni radiofoniche e televisive locali. Ha insegnato alla scuola di musica P.Edo, alla scuola media a indirizzo musicale G.Lozer di Pordenone e alla scuola G.A.Fano di Spilimbergo. Attualmente alterna l’attività solistica all’insegnamento del violino presso  l’Accademia Musicale di Sacile, l’Accademia Musicale Pordenone (di cui è socio fondatore) e la scuola media a indirizzo musicale Balliana–Nievo di Sacile. Dall’ottobre 2013 è consigliere della FVG Accademy Orchestra "La Serenissima", di cui già dall’anno prima era responsabile della sezione archi. Di recente formazione, il duo con la pianista Raffaela Zanchetta. I suoi allievi sono regolarmente vincitori di concorsi nazionali e internazionali. Suona con un violino Dante e Alfredo Guastalla del 1925.
 
Raffaela Zanchetta, ha studiato presso la scuola di musica P.Edo sotto la guida della maestra Paola Rodaro diplomandosi al Conservatorio G.Tartini di Trieste. Ha svolto attività di pianista accompagnatrice nelle classi di canto lirico delle maestre Patrizia Greco e  Cristina Nadal e accompagna regolarmente violinisti a concorsi nazionali e internazionali. Di recente costituzione il duo con il violinista Michele Toffoli con il quale ha un'intensa collaborazione artistica. E' seguita nella preparazione dalle prof.sse M.Stauble e B.Schmitt.
Domenica 2 agosto 2015, ore 20.45
Ex Chiesa di San Gregorio - Sacile
 
 
 
CONCERTO DELL'ORCHESTRA
dell'FVG International Music Meeting - Sacile Estate Musicale
direttore: M° Mario Zanette
violoncello solista: Luca Giovannini
sax solista: Emma Nicòl Pigato
 
 
PROGRAMMA
 
 
A.K.Glazunov (1865-1936)
Concerto in Mi bemolle maggiore op.109
per sax contralto e orchestra d’archi
Allegro moderato
Andante
Allegro

solista
EMMA NICÒL PIGATO, sassofono
 
 
E.Elgar (1857-1934)
Concerto in Mi minore op.85
per violoncello e orchestra
Adagio - Moderato
Lento - Allegro molto
Adagio
Allegro - Moderato - Allegro, ma non troppo - Poco più lento - Adagio

solista
LUCA GIOVANNINI, violoncello
 
 
 
L'Orchestra del Meeting
 
Violini
Nicola Mansutti*, Francesco Lovato*, Agnese Sofia Bonato,  Claudia Bonanno, Francesca Boscarato , Arianna Calabretto, Sara Casarasa, Mariavittoria Cobalchin, Francesco Colaneri, Daniela Dalle Carbonare, Nicola Di Benedetto, Umberto Du Jardin, Maria Feltrin, Marta Festinoni, Francesca Koka, Lisa Pivato, Nicolò Salviato, Lucia Zanella
 
Viole
Gloria Foresti, Martina Bonaldo, Cecilia Adele Bonato, Alessandra Nardi
 
Violoncelli
Marco Venturini, Alessandra Juvarra, Marina Pavani, Francesca Villiot
 
Contrabbassi
Alessandro Banovich, Andrea Schiavon
 
Flauti
Francesco Galuppi, Sonia Dartora

Oboi
Evaristo Casonato, Francesco Poropat

Clarinetti
Monica Giust, Elena Pegolo

Fagotti
Sergio Lazzeri, Serena Candolini

Corni
Alessandra Rodaro, Ludovico Bernardi, Martina Petrafesa, Simone Zanello

Trombe
Luca Del Ben, Michele Durì

Tromboni
Andrea D’Incà, Andrea Piergentili

Basso Tuba
Giovanni Grammatico

Timpani
Gianni Casagrande

 

DOMENICA 26 LUGLIO 2015, ORE 20.45
TEATRO ZANCANARO, SACILE
 
 
TRIESTE WIND ORCHESTRA PROJECT - TWOP in CONCERTO
Direttore: Simon Perčič
 
“L’amore per la libertà”
 
 
Programma
 
Johann Sebastian Bach (1685-1750)
(arr. Gustav Holst)
Bach's Fugue à la Gigue
 
Julius Fučík (1872-1916)
Miramare overture
               
Alfredo Casella (1883-1947)
(arr. Forcellati Dante)
Italia Op.11        
       
Fabián Pérez Tedesco (1963)
Emilija   
Karina Oganjan, soprano
 
Arvo Pärt (1935)
Cantus in Memoriam Benjamin Britten
 
Rogier van Otterloo (1941-1988) / Koos Mark (1944)
Soldaat van Oranje  
 
James Barnes (1949)
Symphony N°3  (The Tragic) 
3.mvt (For Natalie)  
             
Charles Ives (1874-1954)
(arr. Jonathan Elkus)
The Circus Band
Karina Oganjan, soprano
 
 
 
Trieste Wind Orchestra Project (TWOP) è un nuovo progetto orchestrale internazionale di alta qualità, creato in stretta collaborazione con studenti e insegnanti del Conservatorio di  Trieste, che prevede la partecipazione di musicisti professionisti provenienti da Italia e Slovenia. L’orchestra di nuova costituzione avrà una struttura bipolare che offrirà una nuova e ampia varietà di programmazione, progetti innovativi, ensemble da camera interessanti e originali, ma soprattutto una grande orchestra di fiati. Il cast internazionale di studenti e musicisti professionisti avrà il compito di promuovere e valorizzare il processo di apprendimento, ponendo le basi per una nuova piattaforma musicale dedicata ai futuri musicisti professionisti. Nuove composizioni, brani musicali originali e una linea programmatica innovativa saranno il vento creativo che gonfierà le vele della giovane orchestra di fiati TWOP. Il direttore musicale dell'orchestra è Simon Perčič.
 
Simon Perčič (1979) si è diplomato in trombone presso l'Accademia di Musica di Lubiana, perfezionandosi successivamente con maestri quali R. Bobo, C. Svanberg, A. Mazzucco, L. Zanella, B. Slokar, S. Mead e B. van Dijk. In qualità di strumentista ha collaborato con l'Orchestra Filarmonica Slovena e l'Orchestra Sinfonica della Radiotelevisione Slovena. Ha studiato direzione d'orchestra con maestri del calibro di J. Cober, F. Cesarini, F. Hauswirth, C. Pirola (ISEB), M. Heron e J. van Steen (RNCM), G. Pehlivanian, D. Bostock e J. Panula (Scuola di Musica di Fiesole). In qualità di direttore d'orchestra è stato ospite di festival internazionali in Portogallo, Francia, Lettonia, Spagna, Germania, Colorado (USA), Gran Bretagna, Brasile, Italia, Polonia, Austria, Serbia e Nagorni Karabakh. In Slovenia è stato direttore artistico e musicale dell’Orchestra di fiati di Komen, dell’Orchestra di fiati dell’Università di Lubiana, dell’Orchestra di fiati di Vevče, dell’orchestra dell’OrkesterkamP e dal 2010 dell’orchestra NOVA Filharmonija. In Italia è stato direttore della Civica Orchestra di Fiati “G. Verdi” di Trieste e, attualmente, del TWOP - Trieste Wind Orchestra Project, con il quale si esibirà alla prestigiosa rassegna “Promenadenkonzerte” di Innsbruck (2015). Da cinque anni è direttore dell’orchestra sinfonica giovanile NOVA Filharmonija, il cui repertorio spazia dalla musica sinfonica e operistica alle colonne sonore. Oltre ai numerosi premi ottenuti con le sue orchestre in concorsi nazionali e internazionali, è attivo nella promozione della musica orchestrale, in particolare attraverso la commissione di nuove composizioni. Simon Perčič è il direttore artistico e musicale del festival internazionale e del corso orchestrale estivo OrkesterkamP (Slovenia) nonché del concorso internazionale e festival Svirel. Il suo modo di intendere la musica, pieno di entusiasmo e innovazione, pone  particolare attenzione al lavoro con i giovani musicisti con l’obiettivo di sperimentare, attraverso programmi da concerto e performance originali, nuove vie e dirigere lo sguardo verso un nuovo futuro musicale.
 
Karina Oganjan, nata a Riga, Lettonia, ma di origini armene e tatare, ha iniziato gli studi musicali con il violino. La passione per il canto lirico l’ha in seguito portata in Italia dove ha conseguito il diploma presso il Conservatorio “J. Tomadini” di Udine e il diploma accademico di secondo livello presso il Conservatorio “G. Tartini” di Trieste. La curiosità per le diverse forme musicali, la porta a spaziare dal repertorio contemporaneo a quello popolare. Si è esibita assieme ai virtuosi di duduk Djivan Gasparyan e Djivan Gasparyan jr. al Mittelfest di Cividale. Sempre con repertorio armeno e tataro è stata ospite delle stagioni del Teatro Comunale di Monfalcone, dell’Università Normale di Pisa – entrambi in trio con C. Rojac alla fisarmonica e F. Zigante alla chitarra – e dell’Auditorium Parco della Musica di Roma assieme ai Solisti dell’Accademia Nazionale di S. Cecilia. Per quanto concerne la musica contemporanea è stata  interprete di composizioni in prima esecuzione assoluta quali: “Ich ewiges Kind” per voce e fisarmonica di G.Coral in duo con C.Rojac (Teatro Comunale di Monfalcone), “As innocent as June” di M.Montalbetti assieme all’ensemble “Sentieri Selvaggi” diretto da C. Boccadoro (Teatro Comunale di Monfalcone) e l’opera “Cappuccetto Rosso” di C. Boccadoro, con la regia di F. Esposito (Teatro Comunale di Modena). Ha cantato con l’Orchestra da Camera di Padova e del Veneto  “Folk Songs”  di L. Berio, “Three Songs from William Shakespeare” e  “Les Noces” di I. Stravinsky; ha interpretato ruoli come Seconda Donna e Prima Strega (Dido and Aeneas di Purcell), Criside (Satyricon di Maderna), Prima Dama ( “Un altro Flauto Magico” tratto dal Flauto Magico di Mozart), Amore (“Orfeo e Euridice” di Gluck), collaborando, fra le altre, con l’orchestra dell’Opera di Lubiana, la Venice Baroque Orchestra, la FVG Mitteleuropa Orchestra, la Filarmonia Veneta.
 
 
Il Progetto
“L’amore per la libertà” è il titolo significativo del primo concerto del progetto TWOP – Trieste Wind Orchestra Project, che vuole riproporre le vicende dei nostri avi ovvero delle genti che hanno in un modo o nell'altro segnato la storia della nostra regione. Con questo programma si desiderano celebrare il centenario della Prima guerra mondiale e la caduta del fronte occidentale, due eventi che hanno influenzato direttamente o indirettamente sia le vite dei nostri antenati che quelle dei compositori.
La scelta dei compositori e delle opere suggerisce una sorta di omaggio all’artista introverso che, a proprio modo, attraverso le parole o la musica, porta un messaggio di amore e di pace al mondo.
L’elettrizzante inizio del XX secolo ha dato spazio a una moltitudine di artisti geniali che hanno collaborato con le bande militari che all'epoca erano molto popolari. Tutti i brani del programma hanno quale filo conduttore l’amore e presentano storie sentimentali emozionanti e commoventi, ripercorrendo eventi accaduti nel tumultuoso periodo a cavallo della Grande guerra.
Le storie belle si collocano sempre al di fuori del tempo e sono in grado di riflettere il passato, pur essendo rivolte anche al futuro. Si tratta di storie dense di significati che io stesso mi sento in dovere di trasmettere con un linguaggio semplice, chiaro e senza tempo, come lo è quello musicale.
Sono felice che in questo programma sia presente anche il compositore Fabian Perez Tedesco, triestino di adozione, che dedica al debutto dell’orchestra un suo nuovo lavoro ispirato alla storia toccante de “Il vero amore di Napoleone”.
 
"L’amore per la libertà"
Il periodo antecedente alla prima guerra mondiale può essere considerato oggi come il periodo della quiete prima o dopo la tempesta. All’epoca non era dato a sapersi quale piega avrebbe preso il mondo di allora. Già nel 1910 Rainer Maria Rilke scrisse: “Tutto è immobile, si sta fermando ed è in attesa”. Diversamente da questi cliché, i nostri territori attraversarono un periodo caratterizzato da tumulti e impeti, sfociato nel passaggio all’età moderna: Sigmund Freud stava esplorando l’inconscio, le donne davano inizio alla lotta per la parità dei diritti, la stessa musica si stava allontanando dai princìpi fondativi dell’armonia. Analogamente ai compositori, anche gli scrittori iniziarono a mettere in discussione il loro linguaggio, chiedendosi se fosse possibile esprimere tutto attraverso la lingua. Le opere degli scrittori austriaci quali Robert Musil, Arthur Schnitzler, Hugo von Hoffmannstahl e Bertha von Suttner divennero lo specchio di quei tempi e dei cambiamenti sociali dell’epoca. Arthur Schnitzler esplorò nelle sue opere la frattura tra la vita e la capacità d’espressione. Mentre i suoi personaggi vivono in sintonia con gli antichi valori della borghesia, il mondo si affaccia alla modernità e gran parte della vita di tali personaggi è diventata nient’altro che una mera facciata priva di motivazioni personali o morali. Tutto ciò che non appartiene a questa ipocrisia superficiale è stato rimosso e una parte significativa della vita è stata trasportata nella dimensione mentale. Così, Schnitzler nella sua novella "La signorina Else" è riuscito a raffigurare il divario tra la realtà interiore e quella esteriore, criticando la società artefatta e falsa che vive nella menzogna e nel desiderio egocentrico dell’uomo, al quale si trova subordinata la donna. Elsa, così sensibile e vulnerabile, si ritrova a un passo dalla morte incompresa a causa della duplicità del mondo che la circonda. Anche il protagonista di un altro racconto di Schnitlzer, il sottotenente Gustl, incentra tutta la propria immagine soltanto sull'uniforme che indossa a protezione dal mondo esteriore, rammaricandosi di non aver vissuto l'esperienza della guerra. Sentendosi minacciato da parte di un semplice fornaio, che ne avrebbe leso l'onore, non riesce a difendersi nemmeno sfidandolo a duello. Volendo preservare il suo onore, giunge al punto di non vedere altre soluzioni al di fuori del suicidio.
La morale ovvero l'assenza di morale della società dell'epoca viene magistralmente derisa da Schnitlzer nell'opera teatrale “Girotondo”, nella quale vengono messe a nudo la dinamiche apatiche del sesso, del potere, della seduzione, del desiderio, della delusione e dei ricatti sentimentali che sono comuni a tutte le classi sociali dal proletariato all'aristocrazia.
L'allora imminente dissoluzione della raffigurazione granitica del mondo rappresenta un motivo di turbamento per molti scrittori e scrittrici, fra i quali possiamo annoverare Bertha von Suttner, il cui spirito antimilitarista emerge già nel 1889 nel romanzo “Giù le armi”. Nelle opere successive la scrittrice descrive l'infausto destino delle donne e delle madri dei soldati caduti in guerra. La guerra è considerata una tragedia, seppure ritenuta un fattore necessario allo sviluppo da parte della morale borghese. Persino l'autore pacifista Stefan Zweig nella sua toccante autobiografia “Il mondo di ieri” (1942) lascia trasparire tra le righe un certo entusiasmo nei confronti della guerra.
La presenza e il ruolo delle donne nella società si stavano rafforzando anche attraverso l'utilizzo sempre più diffuso di un nuovo abbigliamento, segno dell'emancipazione, e di acconciature più corte; ciò, nonostante il disagio provato dal mondo maschile. Il messaggio femminile era chiaro: le donne non sono soltanto belle, semplici e passive, bensì sono alla pari dell'uomo. Dopo lo scoppio della guerra hanno dovuto dimostrare di essere capaci di vivere e lavorare autonomamente, tanto da poter riuscire a sostituire con successo il lavoro maschile nell'industria militare. Anche dopo la pubblicazione del romanzo “Giù le armi”, nel corso della sua vita Bertha von Suttner non ha mai smesso di lottare per la pace, pur essendo consapevole dell'infruttuosità della sua battaglia. Nonostante un secolo fa la gente ritenesse che con la guerra si potessero risolvere tutti i problemi, oggi fortunatamente ci rendiamo conto che non può essere più così. Soltanto con l'integrazione a livello europeo e grazie a un'intensa attività di cooperazione internazionale si può infatti costruire un modello di pace durevole e libertà. In tal senso non ci deve stupire quanto affermò Rainer Maria Rilke in una lettera, nella quale riassunse tutti i suoi “desideri per gli anni 1914, 1915, 1916, 1917 e seguenti” in una sola parola ovvero “pace”. Proprio con questo deciso messaggio di pace e come monito ai pericoli e alle tensioni generate dai due conflitti mondiali, senza tralasciare la dimensione attuale, nella quale si potrebbe nuovamente affacciare minacciosa una sorta di quiete prima della tempesta, con il progetto Trieste Wind Orchestra Project intendiamo presentare questo programma come un manifesto di pace, libertà, amore e amore per la pace.
Tutti i brani del programma presentano storie sentimentali emozionanti e commoventi di protagonisti stremati dagli eventi a cavallo della Grande guerra. Le storie belle si collocano sempre al di fuori del tempo e sono in grado di riflettere il passato, pur essendo rivolte anche al futuro. “Si tratta di storie dense di significati che io stesso mi sento in dovere di trasmettere con un linguaggio semplice, chiaro e senza tempo, come lo è quello musicale,” sottolinea nella prefazione al programma il direttore artistico e musicale dell'orchestra Simon Perčič.
SABATO 1 AGOSTO 2015, ore 20.45
Palazzo Ragazzoni - Sacile
 
 
CONCERTO DEI DOCENTI
dell'FVG International Music Meeting - Sacile Estate Musicale
 
 
PROGRAMMA
 
 
W.A.Mozart
Sonata in Do maggiore K296
Allegro vivace
Andante sostenuto
Rondò. Allegro
NICOLA GUIDETTI, flauto
BRUNO VOLPATO, pianoforte
 
 
H.Purcell
da “Dido and Aeneas”
When I am laid - Lamento di Didone
FRANCESCA SCAINI, soprano
LUCA BRAGA, violino
DAVIDE ZALTRON, viola
LUCA SIMONCINI, violoncello
FRANCESCO ZORZINI, pianoforte
 
 
F.Zorzini
Amor dov'è
FRANCESCA SCAINI, soprano
FRANCESCO ZORZINI, pianoforte
 
 
C.Czerny
Dritte Fantasie op.339 n.3 su temi di Schubert
per pianoforte a 4 mani
STEFANIA REDAELLI, pianoforte
GABRIELE DAL SANTO, pianoforte
 
 
F.Poulenc
Trio per oboe, fagotto e pianoforte FP43
Presto - Andante - Rondo
EVARISTO CASONATO, oboe
SERGIO LAZZERI, fagotto
GABRIELE DAL SANTO, pianoforte
 
 
C.Franck
Quintetto in Fa minore per pianoforte e archi
Molto moderato quasi lento
Lento, con molto sentimento
Allegro non troppo, ma con fuoco
LUCA BRAGA, violino
FRANCESCO LOVATO, violino
DAVIDE ZALTRON, viola
LUCA SIMONCINI, violoncello
STEFANIA REDAELLI, pianoforte
L'Associazione Culturale Ensemble Serenissima e il Comune di Sacile
in collaborazione con il Conservatorio "G.Tartini di Trieste"

presentano

 

 www.ensembleserenissima.com

GIOVEDI' 4 GIUGNO ore 20.45

Piazza del Popolo - Sacile

 

GRUPPO PERCUSSIONI TRIESTE

Direttore: Fabián Pérez Tedesco

 

 

PROGRAMMA

 

NEY ROSAURO (1952)
Concerto per marimba n. 1
Saudaçao
Lamento
Dança
Despedida
 
marimba: Giacomo Liguori, Jaan Wu Sockelj
 
 
NEBOJSA ZIVCOVIC (1962)
Trio per uno (1° mov.)
 
percussioni: - Ivan Boaro, Luca Gobbato, Marco Viel
 
 
LOU HARRISON (1917-2003)
Concerto per violino
Allegro
Largo
Allegro
 
violino: Diana Pérez Tedesco
 
 
MARK FORD (1966)
Stubernic
 
percussioni: - Ivan Boaro, Luca Gobbato, Marco Viel
 
 
FABIÁN PÉREZ TEDESCO (1963)
Studio da concerto
 
tamburo solista: Mitja Tavcar
 
 
JOSEF ZAWINUL (1932-2007)
Birdland

 

Gruppo Percussioni Trieste: Ivan Boaro, Marko Bulajch, Simone Covassi, Serena Durì, Luca Gobbato, Marco Mauri, Michele Montagner, Giacomo Liguori, Tina Renar, Mitja Tavcar, Marco Viel, Jaan Wu Stokelj

Basso elettrico: Giovanni Gregoretti

Pianoforte: Carolina Pérez Tedesco

 

Il GRUPPO PERCUSSIONI TRIESTE, formato dagli allievi degli anni superiori del Conservatorio “G. Tartini” di Trieste, delle classi di percussione di Giorgio Ziraldo e di Fabián Pérez Tedesco. Nasce sotto la guida del M° Fabián Pérez Tedesco nell’ambito della programmazione del corso di Musica d’insieme per strumenti a percussione, dall’anno 2002 inclusa nel Triennio Superiore. Il GPT si pone come obbiettivo l’ampliamento degli orizzonti musicali degli allievi fornendogli l’occasione di approfondire il repertorio d’insieme. In questi anni il repertorio si è arricchito con numerosissimi brani originali e arrangiamenti. Inoltre ha al suo attivo diverse prime esecuzioni assolute di vari compositori.

Si è presentato in pubblico a Buttrio, per l’Erdisu e per l’Università di Trieste, in Piazza della Borsa di Trieste, Teatro Savoia di Campobasso, Palazzo Jacopo Peri di Reggio Emilia, Teatro Romano di Trieste, Sala Consiliare di Venzone, Teatro Modena di Palmanova e nella Sala Grande del Teatro Verdi di Trieste per il ciclo ”Concerti aperitivo”, Sagrado, Asolo, Gorizia, Sala Tripcovich di Trieste, Piazza del Popolo di Sacile, Biennale d’arte FVG presso il Magazzino 26 del Porto Vecchio, Teatro Miela ecc.

 

FABIÁN PÉREZ TEDESCO, Oltre alla sua poliedrica ed intensa attività (percussionista dell’Orchestra del Teatro Verdi di Trieste, solista di marimba, integrante del quintetto TriesTango, docente presso il Conservatorio Tartini, occasionalmente direttore d’orchestra), sin dalla più tenera età, Fabián Pérez Tedesco coltiva la passione per la composizione. Come compositore si definisce autodidatta ed eclettico. Il ritmo e la percussione assumono ruoli preponderanti nelle sue opere. Il suo linguaggio è una sintesi molto personale fra elementi di origini sudamericane e della tradizione europea. Nel 1997 ha ricevuto il 1° Premio nel concorso di composizione della Fundación Proscenio di Buenos Aires, con "Empor" (marimba solista e quartetto di percussioni), e nel 2000 il 1° Premio nel concorso della Fondazione "Euritmia" di Povoletto. Alcune delle sue partiture sono pubblicate da Pizzicato, Rugginenti e Taukay e sono numerosi i brani suoi incisi in CD (EMI, Rugginenti, Taukay, Audio Ars Studio, El Arca de Noé, ecc.) e trasmessi per radio nazionali. Il suo catalogo comprende più di 100 partiture per strumenti solisti con e senza orchestra, musica da camera, sinfonica, corale e opere per la scena. Brani suoi sono stati eseguiti in prestigiose istituzioni e stagioni concertistiche: Festival Europeo della Musica di Bergamo; Ripercussioni Venezia al Palazzo Mocenigo; Nei Suoni dei Luoghi (Ljubljana, Durazzo, Labin, Neum, Tarvisio, Grisignana, Sremka Mitrovica, Bar, Travnik, Skutari, ecc.); Encuentros Internacionales de Música Contemporánea de Buenos Aires; Trieste Prima; Udine Contemporanea; Stagione di Concerti Zahrarmonie; RadioTelevisione Koper ; Radio Nacional de España; Radio Nacional Argentina; RAI; Parlamento Europeo di Bruxelles; Stagione dell'Orchestra Milano Classica; Salón Dorado del Teatro Colón a Buenos Aires; Facoltà d’Economia di Bologna; Villa Manin di Passariano; Festival Buenos Aires Tango; Montevideo; São Paulo; Córdoba; Campeonato Mundial del Tango di Buenos Aires; Trieste International Tango Festival e Chicago International Tango Festival; Sydney; Adelaide; Melbourne; Gorizia; Lignano; Caorle; Capriva del Friuli; Ancona; Rimini; Praga; Roma; Vienna; Madrid; Pordenone; Nova Gorica; ecc. Prestigiosi solisti e formazioni hanno eseguito i suoi brani, tra i quali Fabrizio Meloni, Mario Marzi, Louise Sibourd, Alejandro Vila, Stefano Furini, Roberto Prosseda, Moens di Praga, MD7 di Ljubljana, Taukay ensemble, Jünger Symphoniker Orchester München, Antidogma ensemble, TriesTango, ecc.. Nel 2005 lo stesso Fabián Pérez Tedesco presentò a Buenos Aires il suo Concerto per marimba e orchestra, insieme all’Orchestra Sinfonica Nazionale Argentina diretta da Bernhard Wulff. Nel 2005 si eseguì il suo balletto “La Leggenda del Lago Dorato”. Nello stesso anno, per il centenario della Vedova Allegra di Franz Lehár cura l’arrangiamento per lo spettacolo “Allegra era la vedova” andato in scena al Mittelfest di Cividale del Friuli, con replica al Teatro Regio di Torino. Nel 2006 dirisse la sua operina “Pachamama” con i Solisti della Filarmonica del Teatro Verdi. Nel 2009, per il 40° Festival Internazionale dell’Operetta di Trieste, curò gli arrangiamenti e la direzione musicale di due produzioni: “Il Conte di Lussemburgo” di Franz Lehár e “Sogno di un Valzer” di Oscar Straus.

 
Si ringraziano per il sostegno e la preziosa collaborazione: l’Amministrazione Provinciale, l’Amministrazione RegionaleConservatorio Statale di Musica G.Tartini di TriesteBCC Pordenonese, e ancora: Associazione Orchestra La Serenissima, Accademia Musicale di Sacile, Pro Sacile, Scuola di Musica di Capodistria, Circolo Culturale Camoi.