NOTE DI SALA
Composta da Holst nel 1912, la suite per orchestra d’archi è affettuosamente dedicata alla St. Paul’s School, l’Istituto londinese di cui il compositore è stato il direttore musicale per un trentennio. Inizia con una Giga vivace a carattere agreste; segue il secondo movimento, Ostinato, caratterizzato da una tenera melodia ondeggiante. Il terzo movimento, Intermezzo, presenta un tema appassionato del violino che, a tratti, si vivacizza in una festosa danza rustica. L’esuberante Finale è affidato alla famosa melodia The Dargason, utilizzata da Holst anche nella sua seconda Suite per banda militare, proposta in una trentina di variazioni ritmiche e armoniche e, prima della conclusione, intrecciata con Greensleeves, altra celebre melodia della tradizione inglese.
Ricordato soprattutto per le musiche da film, Nino Rota ebbe anche una lunga e fertile carriera da compositore per il teatro e la sala da concerto. Il Concerto per archi, scritto nel 1964-65, è articolato classicamente in quattro movimenti, ma dentro un impianto formale e uno stile tradizionali l’autore butta lì, come spezie, invenzioni ironiche e spiccatamente divertenti. Il Preludio iniziale instaura un clima affettuoso interrotto, di tanto in tanto, da rapidi inserti drammatici. Il secondo movimento sembra quasi intendere letteralmente l’indicazione che porta, Scherzo, con melodie dagli accenti sghembi e un vago profumo felliniano. L’atmosfera più malinconica dell’Aria che segue è infine dissipata da un Finale energico e guizzante.
Il programma si conclude con la Serenata per archi di Čajkovskij: frutto di una “possessione mozartiana” che si traduce in una scrittura per archi dall’equilibrio perfetto, tersa, “serena” appunto, svolta a sostegno di melodie semplici, dal cuore puro e ardente, che rapiscono immediatamente l’ascoltatore per la loro intensità e la loro infinita grazia.
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ORCHESTRA D'ARCHI DEL CONSERVATORIO G.TARTINI
Una formazione forte di quaranta musicisti in organico fra violini primi e secondi, viole, violoncelli e contrabbassi, un Ensemble riconosciuto per il suo valore, protagonista spesso di importanti concerti in Italia e anche all’estero, ha già eseguito un vasto repertorio, dal barocco al '900 storico e, oltre che in Regione, ha eseguito numerosi concerti anche in Austria, Slovenia e Bielorussia, riscuotendo sempre unanimi consensi. Nel 2012 e nel 2013 è stata invitata al Quirinale a Roma dove ha eseguito due concerti alla presenza del Presidente della Repubblica Italiana.
Nell’estate del 2017 è stata invitata ad eseguire un programma vivaldiano al Festival di Minsk in Bielorussia.
Nel 2019 ha allestito la produzione “Intorno a Beljaev”, un florilegio di pagine musicali di grandi compositori russi della seconda metà dell’Ottocento realizzata in collaborazione con il Consolato Onorario della Repubblica d’Austria in Friuli Venezia Giulia, con Universitat fur Musik und darstellende Kunst Graz e con l’Istituto Italiano di Cultura di Lubiana.
LUCA PACCAGNELLA, Maestro preparatore
Docente titolare di Quartetto e Musica d’insieme per archi al Conservatorio Tartini, è stato direttore del Conservatorio Venezze di Rovigo e docente al Conservatorio Verdi di Milano. Guest Professor presso l’Università di Musicologia di Evry (Parigi), Hochschule di Mannheim, Akademia Muzyczna di Varsavia, Lodtz e Wroclaw, University of Music di Xiamen (Cina), è stato Presidente fondatore del Consorzio dei Conservatori della Regione Veneto. Ha studiato violoncello con Rossi, Baldovino, Caramia, Mosca, Flaksman, Georgian, Menieur, Henkel e musica da camera con il Quartetto Italiano, il Trio Cajkovskij, il Trio di Trieste, Accardo, Asciolla, presso l’Accademia Chigiana di Siena e la Scuola di Musica di Fiesole. Docente abilitato ISI dal 2003 insegna violoncello presso la Scuola Suzuki del Veneto, annovera numerosi studenti risultati vincitori in Concorsi Internazionali. Ha registrato l’integrale delle opere per violoncello e pianoforte di Beethoven, Busoni, Malipiero, Villa-Lobos, due cd dedicati alla musica da camera di Piazzolla e uno con brani originali per cello e organo. Ha ideato il Progetto The Sound of Stone, Architetture Sonore realizzando dal 2016 ad oggi più di 300 recital per violoncello solo e numerosi video tra i gioielli artistici italiani (Ville, Castelli, Palazzi, Musei, Cattedrali..)
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