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La musica dal Nuovo Mondo

 

LUNEDÍ 26 GIUGNO 2023, ore 20.45
Teatro Zancanaro, Sacile (PN)
 
BALTIMORE SYMPHONY YOUTH ORCHESTRA
JONATHAN TAYLOR RUSH
, direttore

 


WILLIAM GRANT STILL (1895-1978)
Festive Overture
 
FLORENCE PRICE (1887-1953)
dalla Sinfonia n.1 in mi minore
III. Juba Dance
 
SAMUEL COLERIDGE-TAYLOR (1875-1912)
Ballade in la minore, op.33
 
LEONARD BERNSTEIN (1918-1990)
da "West Side Story"
Mambo
 
ADOLPHUS HAILSTORK (1941)
American Fanfare
Three Spirituals for orchestra
We Shall Overcome
Kum Ba Yah
Great Day
 
AARON COPLAND (1900-1990)
Letter from Home
 
GEORGE GERSHWIN (1898-1937)
Un americano a Parigi

 

BALTIMORE SYMPHONY YOUTH OORCHESTRA (BSYO)

La Baltimore Symphony Youth Orchestra (BSYO), precedentemente nota come Greater Baltimore Youth Orchestra, è stata assorbita dalla Baltimore Symphony Orchestra nel 2012. Dalla sua fondazione fornisce agli studenti musicisti un'approfondita formazione musicale classica e orchestrale, offrendo al pubblico concerti di musica che spaziano dalle sinfonie più amate alle opere contemporanee d'avanguardia. Con sede a Baltimora, nel Maryland, è composta da da tre diversi ensemble, suddivisi per fasce d'età ed esperienza, che offrono a ogni studente un'attenzione personalizzata e un ambiente di sostegno, inclusivo e collaborativo: l'Orchestra d'archi, l'Orchestra da concerto e l'Orchestra giovanile. La BSYO si esibisce presso il George Washington Carver Center for Arts and Technology e la Joseph Meyerhoff Symphony Hall. La sua missione è quella di ispirare e coltivare il talento degli studenti, dai più piccoli fino all'età universitaria, attraverso un continuum di opportunità musicali - tra cui la formazione orchestrale, la ricerca dell'eccellenza artistica e la condivisione della musica al più alto livello attraverso l'esecuzione pubblica - che produca ricompense per tutta la vita in termini di disciplina, perseveranza, responsabilità verso un impegno comune e un legame con la grande musica. Gli scambi culturali costituiscono una parte importante della missione dell'associazione: l'orchestra ha effettuato numerose tournée in Russia, Estonia, Canada, Taiwan, Paesi Bassi, Austria, Giappone, Repubblica Ceca e in tutti gli Stati Uniti, vincendo numerosi premi nei principali festival nazionali e internazionali. Una delle migliori orchestre sinfoniche del Mid-Atlantic è formata da quasi 80 talentuosi musicisti diretti dal maestro Jonathan Rush.

 

JONATHAN TAYLOR RUSH, direttore
Acclamato come un talento in continua ascesa nel mondo della direzione d'orchestra dal Baltimore Sun, Jonathan Taylor Rush porta passione, interpretazione unica e un'energia rinfrescante all'esperienza orchestrale. Nell'autunno del 2020 è nominato direttore aggiunto della Baltimore Symphony Orchestra. Nell'autunno del 2022 è promosso a direttore associato. In precedenza, ha ricoperto il ruolo di direttore musicale della Buckeye Philharmonic Orchestra, nonché di Conducting Fellow per le orchestre giovanili della Baltimore Symphony. Nel 2018, è Project Inclusion Conducting Fellow con la Chicago Sinfonietta e nel 2019 è nominato Assistant Conductor. Con la Chicago Sinfonietta, ha lavorato a fianco di professionisti della musica e colleghi direttori per contribuire a "ridefinire la musica classica", cambiandone il volto e incoraggiando la diversità nelle orchestre di tutti gli Stati Uniti. All'età di 22 anni, come vincitore del Premio Respighi 2018 per la direzione d'orchestra, debutta con la Chamber Orchestra of New York nella leggendaria Carnegie Hall. Attualmente continua a dirigere sia a livello nazionale che internazionale, con importanti debutti tra cui la Chicago Symphony Orchestra, la Detroit Symphony Orchestra, la Chicago Sinfonietta, la Reno Chamber Orchestra, la Baltimore Symphony Orchestra e la Nairobi Philharmonic. Nel 2023, debutta con la Washington Nation Opera al Kennedy Center e con la Minnesota Orchestra. I suoi mentori ed ex insegnanti di direzione d'orchestra sono Marin Alsop, Mei-Ann Chen e Joseph Young. Ha conseguito una laurea in Educazione musicale presso la Ohio State University e un Master in Direzione d'orchestra presso il Peabody Institute della Johns Hopkins University.

 

NOTE DI SALA
Il programma del concerto si muove nel mondo classico americano e si apre con la Festive Overture, colorata opera dal sapore decisamente americano di William Grant Still, spesso definito "il decano" dei compositori afroamericani ed uno dei più illustri dell'epoca. A seguire Juba Dance dalla Sinfonia n.1 della compositrice americana Florence Price, terzo movimento della composizione che prende il nome da una danza africana resa popolare in America da artisti neri come il Maestro Juba e ballata dagli schiavi di origine africana in alcune piantagioni del Sud. La Ballata in la minore, op.33 è una composizione giovanile di Samuel Coleridge-Taylor, scritta solo un anno dopo aver completato la sua formazione al Royal College of Music. In un solo movimento, ricca di melodie incantevoli e di lussureggianti momenti per archi, è un'opera che sviluppa la personalità del compositore americano ricordando strutture e sonorità di musicisti quali Brahms, Tchaikovsky e Dvorák. Adolphus Hailstork è considerato uno dei compositori più rilevanti nel panorama della musica classica americana del XXI secolo. La American Fanfare è una giustapposizione di stili euro-americani e afro-americani e i Three Spirituals sono considerati la "tempesta perfetta", in quanto le ispirazioni provenienti dalle tradizioni afroamericane ed europee si incrociano: l'elegante ambientazione di We Shall Overcome di Hailstork è trattata come un corale di Bach, Kum Ba Yah è una meditazione che si tinge di armonie gospel e Great Day è un finale esuberante. Letter from Home è una composizione orchestrale di Aaron Copland, descritta come la "più sentimentale" del compositore americano, che suggerisce le emozioni di un soldato che legge una lettera da casa. Il concerto si conclude con Un americano a Parigi, un poema sinfonico di Gershwin che lo stesso autore definisce come la musica più moderna che abbia mai scritto che vuole riprodurre le impressioni di un viaggiatore americano che passeggia per Parigi ascoltandone i suoni e i rumori e assorbendo l’atmosfera della Francia. Da uno dei più grandi musical di tutti i tempi, la danza sinfonica Mambo tratta da West Side Story di Bernstein, conclude il concerto, tra le più eseguite da tutte le più grandi orchestre del mondo e considerata, a ragione, un capolavoro d’autore. Un concerto che vuole creare un suggestivo punto di incontro e di fusione di sonorità, ritmi e melodie di diverse culture, a volte anche lontane: quella europea, quella africana e quella americana.

 

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