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Valentino Bertoja (1757-post1820)
Duetto n°6 in Mi bemolle maggiore per 2 violoncelli
Allegro
Pastorale-Adagio
Finale in Contradanza
Nicolò Paganini (1782-1840)
Variazioni su un tema dal Mosè di Rossini
per violoncello e pianoforte
(trascrizione di Luigi Silva)
Domenico Laboccetta (1823-1896)
Notturnino per 2 violoncelli e pianoforte
Gioachino Rossini (1792-1868)
"Une larme", Tema e variazioni per violoncello e pianoforte
n°10 dal IX Album dei “Peches de Vieillesse” (18-11-1858)
Ginevra Matteo, violoncello solista
Matteo Malagoli, violoncello
Alessandro Segreto, pianoforte
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Robert Schumann (1810-1856)
Sonata per violino e pianoforte n.1 in la minore, op.105
Mit leidenschaftlichem
Ausdruck
Lebhaft
Pablo de Sarasate (1844-1908)
Zingaresca op.20
Moderato
Lento
Un poco più lento
Allegro molto vivace
Edoardo Candotti, violino
Umberto Ruboni, pianoforte
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GINEVRA MATTEO, violoncello
Inizia lo studio del violoncello con la M° Stefania Pellizzer presso le scuole “P.Mascagni” di Pordenone L'Accademia Musicale di Sacile. Attualmente frequenta il Liceo Musicale “G. Marconi” di Conegliano dove studia con il M° Matteo Malagoli. Ha seguito masterclass e corsi di alto perfezionamento con violoncellisti di fama internazionale come Ulrike Hofmann, Giuseppe Barutti, Massimo Raccanelli Zaborra, Enrico Contini, Matteo Ronchini. Ha suonato in varie formazioni orchestrali e cameristiche tra le quali AIR Orchestra, Orchestra Prometeo, Academy Young Orchestra “La Serenissima”, Orchestra del FVG Music Meeting.
EDOARDO CANDOTTI, violino
Nato nel 2006, inizia lo studio del violino all’età di sei anni sotto la guida del M° Michele Toffoli presso l’Accademia Musicale di Sacile. E’ attualmente iscritto al secondo anno accademico al Conservatorio "J.Tomadini" di Udine con il M° Lucio Degani e sta frequentando un corso di alto perfezionamento musicale con il M° Franco Mezzena presso l’Accademia Musicale di Sacile. Si è distinto in numerosi concorsi nazionali ed internazionali come solista e musica da camera ottenendo nel 2018 e 2019 il secondo premio al concorso Internazionale Diapason D’Oro di Pordenone, secondo premio al concorso Internazionale Musicale Giovani Talenti città di Gorizia. Ha ricevuto riconoscimenti di merito anche al concorso nazionale Lodovico Agostini città di Ferrara, concorso internazionale Città Murata di Cittadella e concorso E. Arisi città di Cremona, quarto premio nel 2021 al concorso musicale Nazionale L.Agostini per Giovani Interpreti città di Ferrara, secondo premio nel 2022 al concorso nazionale città Piove di Sacco e secondo premio al concorso internazionale città di Palmanova, finalista al concorso musicale Fondazione Pia Baschiera Arrigo Tallon 2023. Frequenta costantemente Masterclass di perfezionamento musicale con insegnanti di fama nazionale ed internazionale quali Franco Mezzena, Christian Joseph Saccon, Ilya Grubert, Emmanuele Baldini, Andrea Scaramella, Allison Steiner, Gabriele Baffero, Glauco Bertagnin, Diana Mustea, Francesco Comisso e ha partecipato a workshop di musica da camera all’FVG International Music Meeting con gli insegnanti Michele Toffoli e Stefania Pellizzer. Nell’estate 2019 ha partecipato ad alcuni eventi musicali in Slovenia e in Austria, ed è stato invitato come solista a numerose manifestazioni. Suona come solista e con formazioni orchestrali e cameristiche italiane ed internazionali.
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NOTE DI SALA
La parte dedicata al violoncello si muove fra i compositori italiani del XIX secolo e prende avvio con un Duetto per due violoncelli di Valentino Bertoja, noto violoncellista nell’orchestra del Teatro La Fenice e successivamente impresario di spettacoli lirici e compositore, coetaneo di Mozart, per proseguire con le Variazioni di Paganini che, composte intorno al 1819 sulla quarta corda, si basano sul tema dell’aria "Dal tuo stellato soglio" del "Mosè in Egitto" di G.Rossini, che viene cantata nell'opera dalla voce di un basso. Dall'adagio introduttivo ne trae poi delle variazioni per un finale molto brillante e di grande effetto. Il programma prosegue poi con il Notturnino per 2 violoncelli e pianoforte di Domenico Laboccetta, un violoncellista e compositore italiano dimenticato, una miniatura romantica scritta per le esibizioni nei salotti tra amici e mecenati della vita musicale napoletana degli ultimi decenni del XIX secolo che raccoglie lo stile del compositore napoletano altamente melodioso, affascinante e pieno di emozioni e nostalgia. Si termina con Rossini. Péchés de vieillesse sono una raccolta di musica da salotto del tutto originale, scritta con ironia e raffinatezza, ma anche carica di autentica emozione e priva di ogni traccia di sentimentalismo. Une Larme, Tema e variazioni per violoncello e pianoforte è un ottimo esempio di come l'autore sapesse far musicalmente convivere gioia e tristezza, malinconia e serenità senza ricorrere a nessun trucco teatrale e, soprattutto, alla parola. Il motivo della lacrima, il tema eseguito dal violoncello da cui prendono spunto le Variazioni, appartiene senza dubbio alla grande vena lirica del compositore pesarese che appare, però, come filtrata, depurata di ogni residuo melodrammatico.
La parte dedicata al violino si apre con la Sonata op.105 di Schumann. Unica tra le principali opere da camera di Schumann, questa composizione è articolata in tre movimenti. Le melodie rifuggono da profili simmetrici, d’impronta classicheggiante, preferendo piuttosto un’irregolarità di enunciazione. In ogni movimento il dialogo tra violino e piano si intreccia serrato, talvolta imitativo, segno di quanto Schumann avesse assimilato il contrappunto di Bach. Nel movimento d’apertura, “Con espressione appassionata” si effonde tutta la turbolenza spirituale che contraddistingue l’ispirazione schumanniana fin dagli esordi. L’“Allegretto” successivo è un intermezzo rasserenato, quasi una canzone, cui segue, per concludere, il “Vivace”, che l’autore desiderava venisse suonato in “tono riottoso, rude”. Il concerto si conclude con il trascinante virtuosismo della Zingaresca di Sarasate. La pagina, ispirata al folklore zigano, si divide in due parti contrapposte: cantabile e malinconica la prima, brillantissima la seconda, entrambe innervate da ritmi caratteristici.
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