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Omaggio a Sergej Rachmaninov

In occasione del 150° anniversario della nascita

 

DOMENICA 26 NOVEMBRE 2023, ore 18.30
Palazzo Ragazzoni, Sacile (PN)
 
MARIA PIA CAROLA e STEFANIA REDAELLI
duo pianistico a due pianoforti

 


 SERGEJ RACHMANINOV (1873-1943)

Suite n.1 in sol minore, op.5 per 2 pianoforti
«Fantaisie-Tableaux»
Barcarolle (Allegretto)
La notte... l'amore (Adagio sostenuto)
Le lacrime (Largo di molto)
Pasqua (Allegro maestoso)

Suite n.2 in do minore, op.17 per 2 pianoforti
Introduzione (Alla marcia)
Valzer (Presto)
Romanza (Andantino)
Tarantella (Presto)

 

Maria Pia Carola e Stefania Redaelli hanno suonato insieme da giovanissime, durante gli anni di studio al Conservatorio di Milano. Dopo aver trascorso entrambe una vita dedicata alla musica hanno pensato di rivivere la loro bella amicizia musicale con questo concerto in occasione del 150° anniversario della nascita del grande compositore russo.
 
MARIA PIA CAROLA
Si diploma al Conservatorio di Milano con il massimo dei voti e la lode, perfezionandosi con Guido Agosti e successivamente con Paul Badura-Skoda, Franco Scala, Boris Petrushansky e Lazar Berman, partecipando a concorsi nazionali ed internazionali con cinque primi premi vinti. Svolge un’intensa attività concertistica sia come solista sia in formazioni cameristiche, suonando in teatri e sale da concerto in Italia, Europa e in una ventina di nazioni degli altri continenti, riscuotendo sempre ampi consensi di pubblico e critica. Il suo repertorio spazia da Bach ai grandi della letteratura pianistica del primo ‘900. La sua attività è sempre stata multiforme vivendo i più diversi aspetti del far musica nelle sue più diverse espressioni: dalla musica contemporanea al jazz, alla sinestesia con le altre arti (danza, pittura, video e recitazione).
 
STEFANIA REDAELLI
Si è diplomata con il massimo dei voti presso il Conservatorio di Milano sotto la guida di Ernesto Esposito e ha studiato anche con Bruno Canino, Murray Perahia, Paolo Borciani, Dario De Rosa, Norbert Brainin e Corrado Romano. E' stata ed è tuttora assistente ai corsi di Salvatore Accardo, Rocco Filippini, Franco Gulli, Yo-Yo Ma, Victor Tretiakov, Lucas Hagen, Asier Polo, Ilya Gringolts e Boris Belkin p(Accademia Chigiana, Fondazione Stauffer Cremona, Garda Lake Music Festival...). Ha inciso per Warner, Warner-Fonit Cetra, Dynamic, Brilliant, Stradivarius, Ricordi e Bottega Discantica. Ha suonato in qualità di solista e in formazione cameristica con musicisti di fama internazionale in prestigiosi teatri e sale da concerto in Italia e in molti Paesi in Europa, Stati Uniti, Asia. E’ docente di musica da camera al Conservatorio di Milano e di pianoforte presso l’Accademia di Alto Perfezionamento di Sacile.
 

 

NOTE DI SALA
La Fantaisie Tableaux per due pianoforti di Sergei Rachmaninov, meglio conosciuta come Suite n.1, op.5, è stata concepita come "una serie di quadri musicali" e, scritta nel 1893, fu eseguita per la prima volta da Rachmaninov e Pavel Pabst a Mosca. Dedicata a Čajkovskij, il brano è composto da quattro paesaggi sonori vividi e magici, ognuno dei quali è liberamente ispirato a una poesia. Il primo movimento, Barcarolle, suggerisce il dolce sciabordio dell'acqua e il malinconico viaggio del gondoliere attraverso un misterioso paesaggio onirico notturno. È ispirato all'omonima poesia di Mikhail Lermontov. L'ampia gamma dei due pianoforti suggerisce un senso quasi sinfonico del colore. Il secondo movimento, La notte... l'amore, si addentra nella notte. Nelle battute iniziali emerge il canto di un usignolo poi, misteriose e sensuali, le cascate di cromatismi si sviluppano fino a un climax estatico. La musica è stata ispirata da un estratto della Parisina di Lord Byron. Nell'apertura del terzo movimento, Lacrime, basato su una poesia di Fëdor Tyutchev, si aprono ampi panorami armonici, ma le battute finali portano una marcia cupa e disperata che potrebbe ricordare la Sinfonia «Pathétique» di Čajkovskij. Il movimento finale, Pasqua, basato sull’omonima poesia di Aleksey Chomyakov, esplode nella gioiosa celebrazione di una mattina di Pasqua ortodossa in cui si riconosce il suono possente e fragoroso delle campane che accompagna un canto liturgico russo.
Composta in Italia nei primi mesi del 1901, la seconda Suite per due pianoforti viene eseguita il 24 novembre 1901 da Sergej Rachmaninov e da suo cugino Alexander Siloti. La Suite si presenta sin dall’inizio con toni affermativi e sicuri; la scrittura di Rachmaninov è davvero raffinata, le parti per i due pianoforti sono così bene integrate che è difficile distinguerle. Il primo movimento, Introduzione, è costituito da un energico tempo di marcia in tre parti, chiuso da una breve coda. Segue un Valzer brillante il cui impulso ritmico è completato da complesse figurazioni e che, nella parte centrale, si scioglie in un canto lirico e appassionato. Il terzo movimento, Romanza, è altamente emotivo; le sue sofferenti melodie si snodano su un accompagnamento arpeggiato raggiungendo l’apice in una rivisitazione molto espressiva dell’episodio centrale del Valzer. La suite si chiude con una Tarantella dalle proporzioni quasi orchestrali; qui Rachmaninov si esprime ad alti livelli e richiede grande virtuosismo a entrambi i pianisti.