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Concerto Sinfonico dell'Orchestra del Meeting

 

SABATO 29 LUGLIO 2023, ore 21.00
Teatro Zancanaro, Sacile (PN)
 
MARIO ZANETTE, direttore
MARTINA BONALDO, viola solista 

 


PAUL HINDEMITH (1895-1963)
Trauermusik per viola e orchestra d'archi
Martina Bonaldo, viola solista
 
 

WILHELM STENHAMMAR (1871-1927)
Mellanspel dalla Cantata «Sången», op.44
 
 

DMITRI SHOSTAKOVICH (1906-1975)
dalla «Suite for Variety Orchestra»
Waltz n.2
 
 
 
VASILIY VERTOGRADSKIY (1995)
Ouverture Neoromantica in Re minore
Brano vincitore dell' 8th International Composition Prize SEM 2023
 
 
 
GIOACHINO ROSSINI (1792-1868)
Ouverture da «La gazza ladra»

 

NOTE SUL PROGRAMMA 
L’Orchestra del XXVII FVG International Music Meeting è formata da giovani emergenti frequentanti le masterclass della residenza estiva Sacile Estate Musicale affiancanti da musicisti professionisti. A dirigerla il M° Mario Zanette, in passato direttore stabile di formazioni orchestrali in Italia e all'estero ed attualmente direttore dell'Orchestra La Serenissima, da lui fondata, con la quale ha vinto numerosi e prestigiosi premi in concorsi nazionali e internazionali ed ha compiuto tournée in vari Paesi, dall'Europa, agli Stati Uniti, dal Sud America all'Asia.
Il programma prende avvio con Trauermusik per viola e orchestra d'archi di Hindemith, una breve pagina di carattere intimo e commosso che segna, insieme con altri lavori degli stessi anni, un'inversione di tendenza nel percorso creativo del compositore tedesco, improntata ad un alto senso di religiosità. La grande scienza contrappuntistica rimane, priva però di esasperazioni tecnicistiche e soprattutto improntata a un riconquistato senso della armonia tonale. Il ruolo di solista è affidato a Martina Bonaldo, laureata nel 2021 con lode. Nello stesso anno viene ammessa all'Accademia W.Stauffer Center For Strings di Cremona con il M° Bruno Giuranna e dal 2022 studia presso la Fundación BBVA Viola Chair della Reina Sofía School of Music con il professor Diemut Poppen. Contemporaneamente si perfeziona con artisti come Davide Zaltron, Daniel Formentelli, Tobias Lea e Nils Mönkemeyer.
Wilhelm Stenhammar scrisse e presentò la Cantata Sången in occasione del 150° anniversario dell'Accademia Reale Svedese di Musica. Fu composta nel 1921 ed è l’ultima opera completa scritta dal compositore svedese, che è stato anche celebre pianista e direttore d'orchestra contemporaneo, tra gli altri, di J.Sibelius e C.Nielsen. Il Mellanspel o interludio è il brano che separa i due movimenti principali della cantata. Si tratta di un inno orchestrale con melodie liriche, semplici e riflessive che abbracciano il grande e maestoso corale della sezione centrale. Le armonie utilizzate risentono dell’influenza di Bruckner di cui era grande ammiratore.
Il Waltz n.2 di Shostakovich dalla Suite per Variety Orchestra n.1, con il suo tema ironicamente allegro in modo minore, è uno dei pezzi più famosi del compositore russo e al contempo uno dei più celebri dell’intera musica classica, utilizzato anche come colonna sonora del film drammatico di Stanley Kubrick del 1999 "Eyes Wide Shut".
Rossini è tra gli autori d’opera più amati con l’irresistibile comunicatività della sua musica, che ha permesso a molte sue pagine di travalicare i ristretti confini delle scene teatrali. Paradigmatica a tal proposito è la Sinfonia “La gazza ladra” che oltre ad essere una delle più belle, è certamente una delle più popolari. Le dimensioni monumentali, il rutilare di una strumentazione ricchissima, la qualità dei temi e degli sviluppi ne fanno un insuperato modello. Anche quest’opera fu utilizzata nel cinema da Stanley Kubrick che nel 1971 ne fece largo uso nella colonna sonora del film "Arancia Meccanica".
Un cenno particolare alla composizione Ouverture Neoromantica in Re minore del compositore russo Vasiliy Vertogradskiy, risultato vincitore dell’ 8th International Composition Prize SEM 2023. La giuria internazionale, presieduta dal M° Daniele Zanettovich e formata dai compositori Gilberto Bosco (Italia), Ferrer Ferran (Spagna), Donald Sosin (USA), Dimitri Cervo (Brasile), ha valutato il brano come un lavoro molto interessante, grazie a una grande qualità di scrittura e all’ottimo utilizzo dei materiali tematici, che rimanda a Shostakovich, in cui si apprezzano l’unione fra un’armonia mai scontata e una melodia di ampio respiro, una buona spinta ritmica e un maturo controllo di ogni aspetto compositivo-musicale. La composizione si costruisce su buoni contrasti che trasportano l’ascoltatore senza mai cadere nella banalità stilistica e compositiva e che rendono il brano, nel giusto equilibrio di tutti gli elementi, vivace e divertente.